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Settimana Santa: le sacre rappresentazioni in Basilicata

Nella Settimana Santa nei paesi della Basilicata rivivono le più antiche “sacre rappresentazioni”, momento in cui il popolo partecipa alla Passione di Gesù Cristo.

A Barile rivive ogni anno la più antica delle Sacre Rappresentazioni della Settimana Santa. Nella Via Crucis oltre ai personaggi principali, spiccano alcuni personaggi “profani” inventati dalla tradizione popolare di questo luogo: la Zingara che porta vestiti colorati e 20 chili di monili d’oro (tutti i gioielli delle donne del paese sono affidati a lei in questo giorno) attraversa il borgo arbereshe.


La Sacra rappresentazione di Venosa

Il venerdì santo, in Piazza Giovanni de Mata a Venosa va in scena l’ultima cena con l’allestimento del tavolo e delle sedie riprodotti sullo stile del tempo. Un centinaio di figuranti compongono il corteo che incede verso la Villa comunale o nei pressi della Fontana Angioina, dove, sotto gli occhi della folla, Gesù viene catturato.

Tutto si sposta poi in piazza Castello per il processo presieduto dal sommo sacerdote Caifa che fa arrestare il Maestro, il quale, legato e malmenato alla domanda: “Sei tu il Messia, il Figlio di Dio?”, rivela: “Tu l’hai detto”. L’atmosfera si carica di enfasi quando Pietro rinnega Gesù, sul bastione del Castello Pirro del Balzo, qui è ambientata anche la scena della fustigazione”.

Dopo il processo, il corteo attraversa il corso della città, fino a Piazza Orazio dove avviene l’incontro tra Gesù e la Madonna, e poi con le pie donne davanti alla Cattedrale. La processione torna verso Piazza Castello per la Crocifissione, qui, con artifizi scenografici, è riprodotta la scena della Resurrezione. Nel buio la sua immagine riflette il senso del suo sacrificio per noi.

Altre Sacre rappresentazione nella Settimana Santa

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